Una raccolta fondi su progetto multicanale per raggiungere, insieme, i 183 mila euro necessari per l’acquisto di un ecografo e neuronavigatore: un sistema innovativo per l’asportazione dei tumori cerebrali.
10 Giugno 2022 – A tre anni dalla sua scomparsa il suo ricordo non si deve spegnere, così come non si può dimenticare lo spirito del suo operato. Con questi obiettivi la Fondazione Nadia Toffa in collaborazione con il Rotary Club Brescia Sud Ovest Maclodio ha annunciato l’iniziativa DOna, in memoria della giornalista Nadia Toffa, stroncata da un tumore cerebrale nel 2019 all’età di 40 anni dopo una lunga e coraggiosa lotta contro la malattia.
La raccolta fondi, strutturata su un progetto multicanale, ha l’obiettivo benefico e solidale a sostegno della diagnosi e delle cure oncologiche, da raggiungere grazie al supporto e alla solidarietà di tutti: 183 mila euro. Nel solco dell’impegno di Nadia, da sempre interprete di un giornalismo rivolto al supporto dei più fragili, le donazioni serviranno a sostenere la diagnosi precoce, accostando l’operato quotidiano degli staff medici degli Spedali Civili di Brescia, città natale della Toffa. Al nosocomio verrà infatti donato un sistema innovativo per l’identificazione di neoplasie neurologiche in pazienti adulti e bambini: si tratta di un ecografo e neuronavigatore, destinato al reparto di neurologia oncologica.
«Dotarsi di un sistema innovativo che coniughi ecografo e neuronavigatore è molto importante per essere ancora più precisi nell’identificare il tumore e il resto della corteccia cerebrale durante l’operazione e nell’interconnessione con le immagini pre-operatorie – aggiunge Marco Maria Fontanella, Direttore Neurochirurgia degli Spedali Civili di Brescia -. In sostanza, per essere ancora più sicuri di asportare in modo completo il tumore preservando le funzioni cerebrali. Grazie ad un software l’ecografo può interagire con il sistema di neuronavigazione».
«La Fondazione Nadia Toffa è nata nel 2019, poco dopo la sua scomparsa – commenta la madre di Nadia, Margherita -. Il suo obiettivo è stato quello di dare continuità al suo impegno, sostenendo le sue idee basate sull’aiuto verso ogni forma di fragilità o ingiustizia. Non abbiamo il suo sorriso, né la sua energia, ma condividiamo i suoi valori e ciò ci muove, ogni giorno. Questa iniziativa vuole rappresentare una mano tesa nei confronti dei malati oncologici, verso i quali ormai tutti sappiamo quanto la diagnosi precoce possa rappresentare lo spartiacque tra la vita e la morte. Accostiamo gli Spedali Civili di Brescia, città d’origine di Nadia, ma intendiamo accostare anche l’intera sanità nazionale con questo gesto. Ognuno, con ciò che ha o è, riteniamo che debba fare la propria parte per il bene dell’altro. Per questo auspico che, ancora una volta e come già accaduto in altre nostre iniziative precedenti, nel ricordo di Nadia, in molti aprano il loro cuore per raggiungere, insieme i 183mila euro necessari all’acquisto della strumentazione diagnostica che potrebbe salvare molte vite».
«Il Rotary ha come unica missione il sostegno verso l’altro e l’impegno verso un cambiamento a beneficio della comunità – commenta Davide Frizza, Presidente del Rotary Club Brescia Sud Ovest Maclodio -. Per questo ci siamo fatti promotori insieme alla Fondazione Nadia Toffa dell’organizzazione di questa raccolta fondi: ne condividiamo la missione e l’urgenza di adoperarsi per l’altro. Supporteremo l’iniziativa in diverse modalità, a partire dalla messa a disposizione del lavoro dei professionisti rotariani che daranno vita ad una raccolta fondi innovativa e coinvolgente, proprio nel solco del lavoro di Nadia. Il suo impegno, infatti, ha saputo interpretare il giornalismo d’inchiesta in una chiave, oltre che informativa, anche empatica ed affettiva. Il suo ricordo va salvaguardato, così come la sua determinazione, per il bene di tutti e, soprattutto, per una società che, ogni giorno, sia più sicura, sana e inclusiva del giorno precedente».
La memoria di Nadia Toffa è ancora viva in molte personalità del mondo dell’informazione e dello spettacolo. Il suo impegno professionale per sollevare la coltre del silenzio sulle ingiustizie e a difesa dei più deboli, in ogni accezione di tale condizione, è ancora un esempio da seguire, un ricordo da rinnovare.
Dare seguito alle cause che, con passione profonda, Nadia Toffa ha trattato nel suo percorso professionale. Dare impulso a progetti per la ricerca medica, la prevenzione e il sostegno ai malati. Questa la mission di Fondazione Nadia Toffa. È questo l’obiettivo anche di DOna: un regalo per Nadia che, il 10 giugno, avrebbe compiuto 43 anni.